Ideatori e promotori del laboratorio ottico e delle operazioni di cataratta mai eseguite prima: a Nanoro, Burkina Faso, un’oasi per la salute al servizio dei poveri ambita anche da notabili e maggiorenti dello Stato.
Sin dalla sua costituzione (in realtà, ben da prima, in quanto alcuni di noi hanno iniziato 20 anni fa), ARTABAN Onlus ha contribuito alla vita economica e sociale di Nanoro – un villaggio nella Provincia di Boulkiemdé, nel Centro-Ovest del Burkina Faso. Qui, per iniziativa dei Fratelli della Sacra Famiglia, si sono sviluppate benemerite iniziative formative, produttive e sanitarie. In quest’ultimo campo, nel 1992 diedero l’avvio al primo nucleo di quello che poi – ceduto per competenza ai Camilliani – divenne il “CMA Saint Camille”, una struttura ospedaliera confessionale, dotata di tutti i principali servizi sanitari: Medicina Generale, Salute materna e infantile; Chirurgia; CREN (Centro Recupero ed Educazione Nutrizionale); Centro diagnostico e terapeutico, per tubercolosi e lebbra; Cure ambulatoriali HIV; Laboratorio analisi; Servizio radiologico ed ecografico; Farmacia; Chiesa e Morgue.
Abbiamo intenzionalmente lasciato per ultimi i servizi di Ottica-optometria e oculistica e di Otorinolaringoiatria, indispensabili per la popolazione del circondario, in quanto di essi ci sentiamo – a buon diritto – levatrici. Nel dicembre 2011 presso l’Ospedale CMA di Nanoro veniva infatti inaugurato un ambulatorio ottico, dotato di tutte le strumentazioni utili per la prescrizione e la realizzazione in loco di lenti da vista. Un progetto concepito e fortemente voluto dall’anestesista Luisella Viora e dal nostro presidente Roberto Veglia (all’epoca a capo di un’altra Onlus, denominata “Barka”), con l’aiuto determinante di due ottici professionisti, Silvio Grasso di Bruino e Francesco Finazzo di Leinì. Già nella prima missione, ripresa da giornali nazionali e locali, vennero eseguite 280 visite, con prescrizione di 122 paia di occhiali. Pochi mesi dopo, l’oculista Carlo Passeggi, con la sua equipe formata da colleghi di Genova e di Torino, effettuava le prime operazioni di cataratta, in assoluto, mai eseguite prima a Nanoro. Ne fa fede una lettera di fr. Dieudonné Sorgho, direttore del CMA: “Un grazie particolare per i servizi di ottica e di oftalmologia, di cui avete dotato il nostro ospedale. Attraverso questi due servizi e soprattutto attraverso gli interventi di cataratte (primi del genere nel nostro ospedale) avete consentito a molte persone, private della vista, di riscoprire la loro dignità umana e di riallacciare relazioni con i loro prossimi”.