“E chi avrà dato anche solo un bicchiere d’acqua fresca ad uno di questi piccoli, io vi dico: non perderà la sua ricompensa”

(Mt. 10-42)

ARTABAN porta acqua dove non c’è.

Oltre un miliardo di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile. Partendo da questa considerazione, ARTABAN Onlus ha posto tra i suoi obiettivi primari proprio la ricerca di soluzioni al problema idrico, soprattutto in piccole comunità e villaggi privi di risorse finanziarie.

Sollecitati dall’UNOCS, l’Unione delle Organizzazioni Contadine del Nord Occidente di Sigchos e dalla rappresentanza di Terre des hommes Italia in Ecuador, ARTABAN Onlus si è attivata per ovviare alla carenza di acqua di piccole comunità in Ecuador e in Nicaragua. Realizzando insieme a loro semplici reti idriche, con l’acquisto da parte nostra dei materiali necessari e la posa di oltre 5.000 metri complessivi di tubi di polietilene e cisterne di plastica, a cura della popolazione locale. O acquistando depuratori, dove l’acqua c’è, ma non è potabile.

L’arrivo dell’acqua ha cambiato radicalmente la vita di queste comunità e soprattutto dei più piccoli, che percorrevano due chilometri e mezzo all’andata ed altrettanti al ritorno per rifornirsi di acqua potabile nella fonte che oggi alimenta la rete idrica. Il primo villaggio a beneficiare del nostro intervento è stato El Cristal nella provincia di Cotopaxi, sulla cordigliera delle Ande ecuadoriane, da sempre privo di questo bene primario: 35 famiglie indigene, dedite prevalentemente all’agricoltura di sussistenza. Centottanta persone che dovevano percorrere oltre tre chilometri, per rifornirsi alla sorgente che oggi alimenta la nostra rete idrica. Un compito delegato in prevalenza ai bambini ed alle bambine, soprattutto a quelli più piccoli, oggi non più costretti a perdere ore o addirittura giorni di scuola, per svolgere l’indispensabile incombenza di rifornire il villaggio.

Grazie all’intervento determinante ed esclusivo di ARTABAN Onlus, in stretta collaborazione con il Municipio di Sigchos e Tdh Italia, oggi l’acqua arriva direttamente nella comunità.

Un esempio concreto di quanto ARTABAN Onlus si impegni quotidianamente a realizzare, anche con budget contenuti, ma sempre in perfetta sintonia con le realtà locali. In sostanza, mai nulla calato dall’alto. Per l’istallazione della condotta a El Cristal, infatti, tutta la comunità ha partecipato attivamente e le autorità hanno contribuito con il trasporto dei materiali e l’acquisto alcune cisterne. Grazie a questa sinergia – ed alle spese gestionali e di manodopera praticamente azzerate – è stato possibile risparmiare notevolmente sul budget previsto. Al punto di consentire ad ARTABAN di rispondere positivamente ad una nuova richiesta giunta dalla scuola elementare di Santo Domingo del Rayo, che ospita solo 13 bambini. In effetti, esisteva già una conduttura di 2.000 metri, ma rotta in più punti e conseguentemente priva della necessaria pressione ascensionale. La scuola era rimasta così senz’acqua. Con il contributo di ARTABAN Onlus, l’UNOCS ha potuto acquistare nuove tubature di polietilene e il Comitato Genitori ha lavorato intensamente per ripristinare tutto il tracciato idrico. Il ritorno dell’acqua è stato festeggiato con una piccola cerimonia allietata da balli e canti folkloristici in nostro onore.

L’acqua di cui beneficiano gli scolari di Santo Domingo del Rayo, infatti, è di libero accesso a tutte le 25 famiglie (140 persone) della piccola comunità, che la usa per il consumo domestico, per l’irrigazione e per gli animali, ma anche per l’orto scolastico che consente alla piccola mensa, gestita dalle stesse mamme, di variare il menù con verdure, ortaggi e legumi. In questo modo i bambini e le bambine, al termine delle lezioni possono mangiare ogni giorno un piatto caldo, prima di riprendere il cammino a piedi verso casa.

Partendo dalle piccole cose e dal senso di collaborazione che anima queste comunità indigene troppo spesso abbandonate al loro destino, possiamo anche noi imparare piccole, ma profonde lezioni giornaliere che animano ARTABAN Onlus nel suo impegno, mirato e per questo più efficace, con le realtà più bisognose.

N.B. I progetti idrici hanno comportato un impegno lavorativo di circa due mesi ciascuno è stato realizzato nell’arco di due mesi, e ancor oggi – a pieno regime – vengono costantemente monitorati dai responsabili di area di Terre des hommes in Ecuador.