L’attività italiana di ARTABAN Onlus è stata incentrata per un paio di anni – in collaborazione con l’Associazione Prometeo Onlus – su laboratori artigianali all’interno del Carcere Giudiziario “Don Bosco” di Pisa, nella sezione Prometeo, in cui sono ospitati detenuti di varie etnie, sani e siero-positivi o in AIDS conclamato.
L’Associazione Prometeo è sorta nel 1991 a Torino e l’anno successivo avviò, all’interno dell’istituto penitenziario torinese, il Progetto omonimo, allo scopo di accogliere persone sieropositive e non, per una collaborazione e una vita più dignitosa. Nell’autunno 1998 seguì l’apertura di una sezione Prometeo presso il carcere di Pisa, strutturata in modo del tutto nuovo rispetto alla tradizionale detenzione. Infatti, oltre alle tradizionali celle, vi sono cucina, sala da pranzo, laboratori (informatica, pittura, lingue straniere, attività sportive), uffici per gli operatori, infermeria. Nello stesso periodo l’Arcivescovo Emerito di Pisa, mons. Alessandro Plotti (divenuto in seguito anche membro del nostro Comitato d’onore) mise a disposizione dell’Associazione una cascina per l’accoglienza di detenuti ed ex-detenuti senza riferimenti familiari.
Ed è proprio nell’ambito di queste attività pisane che ARTABAN Onlus si è inserita cooperando alle iniziative laboratoriali di falegnameria, di grafica e di fotografia portate avanti dall’Associazione Prometeo, sia con la presenza di propri volontari in carcere e nella Cascina, i quali fornirono consulenza progettuale e formativa, sia contribuendo economicamente all’acquisto di attrezzature e materiali di consumo a supporto delle attività lavorative.
Il tutto allo scopo di riempire le lunghe ore di detenzione con proposte positive, che potessero anche essere finalizzate ad un piccolo reddito economico per i detenuti: artigianato ad hoc da vendersi nei mercatini o realizzato su commissione.