Lo Sport come disciplina, allenamento e competizione. Come scuola di vita e di integrazione. Ma prima di tutto di solidarietà, onestà e rispetto per gli altri. Questi sono i valori alla base del Trofeo Internazionale di Rugby “Una meta per la vita”, svoltosi nel 2019.
“Il nostro obiettivo – spiega Flavia Curti, ideatrice ed “anima” dell’iniziativa, insieme a Paolo Fornetti e a Paolo Pensa – è coinvolgere, sensibilizzare e mobilitare il maggior numero di cittadini, le istituzioni e tutti i protagonisti del mondo sportivo, con il fine di sostenere i progetti di solidarietà e di scolarizzazione rivolti a tanti giovani che soffrono ancora la fame e vivono in condizioni di esclusione sociale e povertà, grazie all’infaticabile operato di ARTABAN Onlus in molte parti del mondo, ed in Burkina Faso in particolare. E che, attraverso mirati interventi a difesa di beni preziosi quali l’acqua, la salute, l’istruzione, il lavoro, da anni sostiene e migliora l’esistenza di giovani vite in vista di un futuro migliore: portare acqua potabile dove ancora non c’è, strutture sanitarie dove, ancora si può morire per malattie semplici ma che diventano letali per mancanza di medici, l’istruzione per offrire corsi di studio che migliorino il futuro di tanti ragazzi in edifici sicuri e con materiale scolastico adeguato, il lavoro per donare indipendenza mettendo a disposizione professionisti e appoggiando nuovi progetti, soprattutto nell’universo donna per l’emancipazione femminile favorendone studio e lavoro”.