La nostra avventura in Burkina Faso iniziò proprio con i “Fratelli” di Nanoro.
In questa ventina di anni di presenza in Burkina, alcuni di noi hanno operato presso i Fratelli della Sacra Famiglia di Nanoro. I nostri Licia Grandi e Roberto Veglia furono inizialmente invitati da fr. Albino Vezzoli e in quell’angolo di Africa, nel corso del loro lungo tirocinio presso i Fratelli della Sacra Famiglia di Nanoro ebbero il piacere di conoscere e collaborare intensamente con l’allora Superiore fr. Eustache Nana (oggi a Pissy) e l’instancabile fr. Filippo Bona. Ma anche con tantissimi altri confratelli, italiani e burkinabé, gli operai e manovali che contribuivano all’ampliamento della struttura (tra cui il figlio del Capo villaggio, designato alla successione del padre Naaba Tigre). Di qui transitarono anche i soci Augusto Grandi, Chiara Veglia, Giorgio Ballario, Liliana Chiariglione, Maria Infantino e tanti altri volontari.
In tali occasioni sono state consolidate numerose amicizie con i giovani studenti del Liceo Agrario “St. Anne” e – di concerto con alcuni insegnanti e lo stesso fr. Eustache – avevamo provveduto ad accollarci parte della diaria scolastica per alcuni di essi.
Altri interventi – sia al Liceo, sia alla scuola elementare – sono stati fatti tramite forniture scolastiche: quaderni, penne, gessetti, PC per la direzione, ecc.
Da non dimenticare, il riconoscimento del valore didattico dello sport, avvenuto tramite palloni da calcio, pettorine di vario colore per 4 squadre, magliette e calzettoni tecnici.
Infine, una piccola chicca: grazie all’offerta di una benefattrice torinese, nel cortile della scuola elementare dei Fratelli della Sacra Famiglia, con il prezioso aiuto di fr. Eustache e di fr. Filippo, il primo anno abbiamo potuto mettere a dimora decine e decine di piante di mango… All’epoca erano alte poco più di una spanna; oggi arrivano ben oltre il primo piano dell’edificio scolastico e fruttificano molto bene, fornendo frutta fresca alle scolaresche e non solo.